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Ritratto
Un ritratto speciale (grazie Maurizio...)
"Non prendete sul serio il suo guardar svagato, gli occhi chiari e le labbra sottili, i toni bassi o la gestualità composta. Sono l'effetto del lago. Acque profonde, calme in apparenza, che nascondono chissà quanti segreti. Sono l'effetto Malcesine. Reddito alto, turisti, inverni miti ma sempre troppo lunghi. Sono l'effetto laurea in economia. Per cui ogni parola va incasellata. Nelle colonne del dare e dell'avere. La parola, ma non certo il pensiero. Che corre come un catamarano sotto spi, giudica, spoglia, registra, ricorda, si diverte con il paradosso, sogna o più spesso progetta, e alla fine si abbandona all'ironia come una lucertola al sole. Stefano Testa, il passo dondolante dell'alpino, sale per i pendii dell'amicizia con decisione. Si relaziona con apparente umiltà, fino a conquistare un po' alla volta il ruolo di leader. E' una certezza. Solido come le sue montagne. Ma pronto a lanciarsi dall'alto e a navigare in aria. Col parapendio.

Lui mi chiama Virgilio, credo con qualche nostalgia dantesca, dal momento che sono fiorentino e per lavoro ho viaggiato in luoghi e situazioni incasinate. E mi scrive via e -mail quando c'è una notizia di rilievo nella sua Malcesine o un viaggio da programmare. Altre volte mi scrive per raccontare dal suo punto di vista i viaggi che abbiamo fatto insieme. Ha una prosa lieve, parlata, divertente. Ma tutto questo sarebbe poca cosa se non sapesse cosa raccontare. Lui, invece, arriva sempre in profondità. Pensavi che dormisse quella volta, quando il pulmino guadava il torrente nel territorio Masai. Credevi non se ne fosse accorto del cubano a cavallo che ci veniva incontro in piena notte a sfidare gli abbaglianti dell'auto. Eri sicuro che gli fosse sfuggito il pescane nel reef di Malindi. O che la messicana a Chichen Itza, quella che lo guardava con passione, avesse inutilmente lanciato le sue occhiate Maya. E invece tutto era rimasto impresso nella retina, era arrivato alla mente, impacchettato ben bene era finito nei luoghi della memoria. Un esempio, un'immagine? Quei personaggi del West che col sombrero calato fino agli occhi fanno la siesta, con gli stivali sulla staccionata. E all'improvviso, estraggono la colt e fanno fuoco.

Ecco, Stefano Testa ha i suoi tempi. Ma quando parte difficilmente sbaglia mira. Di certo è il compagno ideale nei momenti difficili. La sua calma cresce quanto più la situazione si ingarbuglia. Se c'è da trattare con un venditore di perle colorate, in qualche spiaggia caraibica, chiedete a Stefano di rappresentarvi. Basta che gli diciate il vostro ultimo prezzo. Vi porterà la preda, dopo poco. Strappando anche un sorriso al venditore.

Lui si fida di Aurora, mia moglie, che è il nostro tour operator privatissimo, esperta in clima tropicale, sconti e prenotazioni. E le regole del gioco, ovviamente mai scritte, sono che ad ogni cambio di stagione ci comunichiamo i nostri desideri. Di sole e di mare, di avventura, di aria e di viaggi. Al secondo e-mail cominciano le prime riflessioni sui luoghi che sarebbe bello visitare. Al terzo scattano le indicazioni di date, prezzi, ore di viaggio. Al quarto le prenotazioni. E' con questo schema che abbiamo fatto insieme quattro viaggi a giro per il mondo. E almeno altrettanti ce li siamo raccontati, dopo aver viaggiato separatamente. Così che Stefano è ormai di casa per noi, per le nostre tre figlie, i due nipoti, la canina di nome Lola, i parenti e gli amici che non si meravigliano più quando diciamo: ci sentiamo fra 15 giorni, andiamo a 7mila chilometri da qui, Stefano viene con noi. Ma d'altra parte, noi conosciamo tutto di Malcesine. Luoghi di ritrovo e feste natalizie. Spettacoli teatrali. Risultati elettorali. Circolo della vela. Sbornie controllate. Fantasmi. Memorie. Pizzerie. Nascite e fidanzamenti. E almeno una dozzina di ragazzi e ragazze sui trent'anni, che Stefano si è portato dietro fino a Firenze, o in Calabria, o a giro per il mondo. Conosciamo i segreti di Malcesine, anche se ci abbiamo messo piede una sola volta e non c'era neppure un po' di sole. Sappiamo, per esempio, che soffre di motomania diffusa e i suoi i centauri sciamano verso Sud all'inizio d'autunno e a primavera inoltrata. Sappiamo che le ragazze amano le zeppe sotto i piedi, tanto da usarle anche per scalare le piramidi Maya. Ma soprattutto sappiamo che Stefano guida la comunità dei suoi coetanei nei più acrobatici percorsi Web, come questo sito ampiamente conferma."
      
MAURIZIO
stefanotesta.it
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