bus14_top.gif
Galles
  
C'era una volta l'aereo. Quello che il viaggio era una cosa speciale, quello che il biglietto era un impegno più che sostanziale. Lo sapevo che adesso, nell'éra delle comunicazioni non solo telematiche, esistono le compagnie low cost ma, un po' per diffidenza professionale (e i bilanci?! come faranno...) un po' per la sfortuna di aver sempre trovato old-biglietti da centinaia di eurini, non avevo mai provato. Galeotto però è l'invito di un amico dell'amica più amica del solito con cui condivido il viaggio e la prospettiva di un Capodanno speciale, come piace a me. Scopro così, mano a mano, che gli aerei "poverelli" volano comunque, e piuttosto bene. Il risparmio, dico subito a me stesso, è tutto nelle hostess: mai viste così brutte...

Passo - per la prima volta - sopra la manica. Non vedo le bianche scogliere di Dover, ma vedo, pur nel buio del tramonto, le luci della Britannia. E penso, chissà perchè, attaccato al minuscolo oblò, al sinistro traffico che c'era in quel tratto di cielo durante la seconda guerra. Scambio di bombe fra gli stati che poi saranno i protagonisti della nuova europa. Mi faccio un film. In bianco e nero.

 

L'atterraggio è in Inghilterra, la destinazione è il Galles. Pare niente, per noi. Pare molto, invece, per i gallesi che scopro molto presto avere un orgoglio nazionale che ha poco da invidiare a scozzesi o sudtirolesi. Lasciamo stare i padani, che son tutt'altra cosa... Ci sono quindi i cartelli bilingue, con una lingua straniera che è quasi famigliare e una completamente ostica, fin nella lettura. Scoprirò poi che ha in sè molte più derivazioni latine che inglesi. E che gran parte dei massicci castelli che vedrò sono nati come accampamenti delle legioni romane. Allora non sono stati i napoletani i primi a farsi (e farci) conoscere nel mondo, penso...

La guida a sinistra: lo sapevo naturalmente. E l'avevo anche sperimentata. In Kenya. Ma un po' perché in Kenya il traffico è quello che è... e le strade pure... destra o sinistra non fa poi molta differenza. La fa, invece, su strade troppo simili alle nostre, con relativi incroci. Risultato: una sottile costante e attenta tensione nervosa.

Per il resto massimo relax, comunque. La compagna di viaggio è ciò che di meglio offre il mercato nella traduzione simultanea. E non solo. E gli ospiti sono ospiti a tutto tondo: il massimo della cortesia e dell'affabilità. Viviamo perciò immersi nelle comodità di una villetta in un paesino della campagna gallese, né troppo vicino né troppo distante dalle città, che sono comunque anch'esse vivibili. Il Millenium Stadium, il Millenium Centre e il Castello (fantasma compreso) sono i biglietti da visita di una città – Cardiff – che si proietta al turismo dal passato industriale. Si mangia bene, allora? Beh... diciamo che si mangia, e a qualsiasi ora del giorno. Ci sono le tavole calde all'interno dei negozi, e il breakfast non è cappuccino e cornetto, ma salsiccia, uova e pancetta. Per tutto il dì. Nota di merito: le birre. Ottime e abbondanti.

 

Giunge la sera del Capodanno. Arriva dopo un pomeriggio marittimo tra le rare sabbie e le scure scogliere della frastagliata costa gallese. Ed è un capodanno particolare davvero, e non solo per il fatto che per noi, quest’anno, è “doppio”. Come non festeggiare, infatti, alle 23, quando la festa esplode in Patria? Anche se per pochi giorni, siamo pur sempre dei piccoli emigranti...

Siamo ospiti anche li, alla festa casalinga di amici degli amici. Passiamo da un ambiente vagamente labour (il musicista, l'artista, l'inno alla multirazzialità della scuola britannica) ad uno chiaramente upper side. E non solo per la posizione della villa, che domina il paesaggio dalla collina, e nemmeno per il parco macchine particolarmente costoso. Saranno stati forse i vini importanti che imbandivano la tavola (spunta, a proposito, per festeggiare gli italici ospiti anche – provvidenzialmente – un ottimo Recioto della Valpolicella) o gli arredi e i quadri alle pareti ma forse, quel che mi ha fatto più notare il cambiamento, è una biografia di Maggie in bella mostra in libreria. Il resto è una festa come si deve, con tanto di fuochi d'artificio e uno stefano particolarmente abile con l'inglese... sicuramente grazie al Recioto. O al Bordeaux... mah, forse sarà stato lo Champagne...


 S

stefanotesta.it
bus03_sidenav.gif
bus03_sidenav_ona.gif
Home
Business
Life
News
Contact
brasile
cuba
galles
italytour
kenia
lettonia - estonia
messico
sicilia
life013006.gif
life013005.gif
thailandia
life013004.jpg
life013003.jpg
life013002.jpg
life013001.jpg